L'Associazione Leone Magiera nasce nel 2022 in occasione dei settantacinque anni dal debutto musicale di Leone Magiera. Pianista, direttore d'orchestra, dirigente teatrale, docente in conservatorio, didatta di giovani talenti, scrittore, ha collaborato con alcuni dei più grandi direttori d’orchestra – Carlo Maria Giulini, Claudio Abbado, Georg Solti, Carlos Kleiber, Herbert von Karajan – e cantanti lirici del nostro tempo. Maestro personale di Luciano Pavarotti, Mirella Freni e Ruggero Raimondi è riconosciuto come colui che rappresenta la storia vivente della lirica internazionale.

Da sempre interessato a tutte le arti, gli scopi e le attività dell’Associazione riflettono la poliedricità che caratterizza non solo la sua carriera artistica ma anche le sue passioni.

L'Associazione Leone Magiera nasce con lo scopo di promuovere e sostenere giovani cantanti lirici e giovani artisti che operano nelle arti visive e performative e portare avanti la tradizione della musica classica e del canto lirico italiano.

Si prefigge anche di promuovere e sostenere l’accesso inclusivo e partecipativo alle arti e alla cultura, con lo scopo di contribuire alla qualità della vita delle persone, in termini di espansione delle libertà di espressione, di sviluppo umano, benessere e inclusione sociale, avendo particolare cura e attenzione verso le giovani generazioni e i soggetti fragili.

Nel 2023 è prevista la prima edizione del Premio Leone Magiera. Il Premio verrà assegnato con alternanza biennale ad un cantante lirico e ad un artista visivo under 30. L’alternanza biennale nell’assegnazione del premio rispecchia la nostra finalità di voler unire le arti e i diversi pubblici.

Due commissioni di riconosciuta reputazione internazionale, una per l’individuazione dell’artista visivo, una per la selezione del cantante lirico, assegneranno il premio. L’Associazione si impegnerà nel promuovere e sostenere gli artisti favorendo la loro crescita artistica e professionale.

Sentiamo la necessità, in questa stagione storica di grande instabilità e incertezza globale, di contaminare i diversi linguaggi dell’arte, favorendo un dialogo tra le arti e gli artisti che possa generare nuove forme di cultura, coesistenza e trasformazione sociale.